Rasatura

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L’arte di radersi

In passato era inusuale per un uomo radersi da solo.

La maggior parte degli uomini si recavano dal barbiere una volte alla settimana, quasi sempre la mattina, del giorno “di festa” com’era definita la Domenica, con il loro miglior vestito, i benestanti più volte, mentre pochi fortunati erano rasati da maggiordomi o se militari dai propri attendenti-barbieri, assegnati solo ad ufficiali superiori.

Oggi grazie alla pogonotomia, vale a dire l’arte di radersi da soli, tutti si fanno la barba autonomamente, e vi assicuro che in pochi utilizzano una corretta tecnica e ancor meno strumenti e supporti appropriati.
Spero, anzi sono certo, che alla fine di questo breve manuale affronterete la rasatura come un’esperienza rilassante, piacevole e forse divertente, dandole la giusta considerazione perché a detta di molti illustri personaggi la rasatura è un’arte formativa, e nello stesso modo della musica e della pittura richiede talento, esperienza e moltissima passione.

Basti pensare che un uomo passa, di media, 140 giorni della sua vita a radere più di 25 mq di barba dal viso ed è importante farlo bene, e ciò può essere ottenuto solo, con una buona dose di calma, gli strumenti più adatti, e movimenti precisi e solenni, in un’unica parola, con stile. Giovanni Marchelle
Si ritiene che nell’età del bronzo e nella successiva del ferro gli uomini utilizzassero strumenti di bronzo a forma rettangolare o semilunare muniti di manico e con i margini taglienti. Non è nota con precisione la forma del rasoi presso i greci, ma conosciamo bene quella del “culter tonsorius” o detto anche “novacula”, rasoio romano. Vi è una bellissima collezione di questi strumenti presso il museo di Pompei.
Il rasoio romano aveva manico piatto, leggero, sottile, d’avorio, d’osso o di legno spesso artisticamente intagliato; la lama era di ferro, espansa, sottilissima, a taglio rettilineo, ripiegabile entro un solco del manico.

Il rasoio moderno è costituito da una lama rettangolare con punta arrotondata, un bordo non tagliente molto robusto e l’altro affilatissimo, la lama termina con un peduncolo che è incernierato nel manico, girando intorno alla cerniera la lama può essere ripiegata in un’apposita fenditura del manico lasciando sporgere il bordo non affilato.

La fabbricazione di un rasoio incomincia con la forgiatura della lama, che è poi forata per applicare il manico, e temprata; seguono poi l’affilatura, l’incavatura o la pulitura con ruote di panno e abrasivo. Recentemente sono entrati nell’uso rasoi con lama sostituibile, come avviene normalmente per i rasoi in sicurezza. Con il termine in sicurezza s’intende quel rasoio nel quale, per impedire alla lama di penetrare nella pelle, si dispone un elemento di guardia tra il filo della lama e la pelle stessa.
Il problema fu risolto con il rasoio Gillette all’inizio del secolo scorso , in cui la protezione è realizzata mediante una piastrina spesso dentata, che protegge la lama, questa lametta, è sottilissima, generalmente a doppio taglio e va sistemata tra la piastrina superiore e quell’inferiore; il complesso è poi montato sul manico del rasoio.

In alcuni modelli, per rendere più rapida l’introduzione della lametta, la piastrina superiore è divisa in due parti, che si aprono come le valve di una conchiglia, articolate a cerniera nella piastrina inferiore; le valve sono comandate da un’asta che viene innalzata da una coppia vite-madrevite regolata da una ghiera situata all’estremità inferiore del manico; talvolta è possibile regolare l’angolo che il bordo tagliente della lama forma con quello della piastrina inferiore, cosicché si può scegliere l’angolo che meglio si adatta al tipo di barba.
Simili a quelli descritti sono poi alcuni tipi di rasoio che adoperano lame di forme diverse dall’usuale. In un tipo viene montato all’atto dell’introduzione della lama un serbatoio contenente un certo numero di piccole lame ad un taglio che si sostituiscono una dopo l’altra mediante un apposito meccanismo. In un altro tipo si monta un sottile nastro continuo a bordo tagliente, che viene portato nella zona di taglio a tratti successivi.
Indubbiamente i rasoi più utilizzati sono quelli a lamette intercambiabili, n’esistono di tre tipi: attacco a baionetta, sensor 1.a e 2.a serie e l’ultimo nato mach3 o 4 o 5 lame.
Il pennello è uno strumento costituito da un mazzetto di peli fissato all’estremità di un manico.
La qualità di un pennello viene definita principalmente da cinque caratteristiche: la tipologia del pelo che costituisce il ciuffo, la sua provenienza, l’eleganza nella polarità, il rapporto tra quantità e dimensione di pelo presente nel ciuffo e ultima ma fondamentale è il complesso d’elementi e materiali che viene utilizzato per l’innesto nel manico.
Le pelature utilizzate nella realizzazione del ciuffo sono diverse: dalle setole di maiale, al pelo di martora, puzzola, zibellino, tasso e materie sintetiche.
La pelatura del tasso rappresenta il miglior pelo utilizzabile per la creazione di un perfetto ciuffo.
Il tasso comune è un carnivoro catalogato nei mustelidi; ha un corpo tozzo, lungo circa 60 cm, arti bassi e robusti, unghie scavatrici, pelame nero sugli arti e sulle parti ventrali, chiaro sul dorso sino alla coda lunga circa 20 cm e due strisce bianche sui lati del muso e della testa che si prolunga in un grosso naso. Vi sono diverse specie di tassi, presenti dall’emisfero Americano a quello Asiatico.
Il meles meles, come viene chiamato in merceologia il pelo di tasso, a sua volta si può dividere in varie tipologie come nero, puro, migliore e super.
La differenza è data da dove e a che età si preleva il pelo dell’animale.
Anche la provenienza discrimina la qualità. Per esempio, un pelo di tasso canadese, chiamato tassidea, è sicuramente superiore rispetto ad un tasso comune, perché sviluppa un’attività di caccia in acqua, giacché la sua dieta predilige molluschi, e sviluppa così un pelo più idrorepellente.

Inoltre i colori rispetto al tasso europeo o cinese sono rovesciati, i peli più chiari si trovano sul ventre e non sul dorso. I peli ventrali sono più morbidi e resistenti.
Un pennello di tasso canadese, seguendo una corretta manutenzione, può durare anche 20 anni.
Con polarità s’intende la circonferenza descritta dall’apice del ciuffo del pennello. Una bella polarità è sinonimo d’accuratezza nella produzione, ed è fondamentale per dare eleganza e simmetria al pennello.
La quantità di pelo e la sua dimensione è basilare per un corretto impiego del pennello stesso. Esistono pennelli che adottano una pelatura abbondante o velleità come delle doppia pelatura che diventano compagni di vita data la loro longevità.
Possiamo avere tutte le ottimali caratteristiche, ma se non si ha una corretta coesione fra pelo e manico sono inutili.
Il miglior sistema d’attaccatura è rappresentato da un filo d’acciaio nichelato finissimo che va a serrare ogni singole ciocca, si pone sopra di esso un anello, solitamente d’ottone, di circonferenza minore rispetto a quella descritta dal filo, con funzione di fermo, il tutto viene inserito nel manico e viene affogato con una resina.
E’ importante irradiare con raggi UVA e UVB il pelo; questo trattamento ha lo scopo di eliminare eventuali muffe e microrganismi che con l’umidità potrebbero trasformarsi prima in cattivo odore e successivamente in micosi e funghi per la pelle.
Inserisco come strumento anche il supporto che si usa per ottenere una corretta schiuma, sia esso sapone o crema.
Per antitesi il pennello può essere di setola, almeno proveniente dal Suffolk dell’Inghilterra, il rasoio anche un comunissimo usa e getta ma il supporto deve essere di qualità.
Utilizzo il vocabolo supporto per definire crema o sapone per la sua reale funzione; è importante che sia emolliente, reidratante, lubrificante e reintegrante ma il primario compito da svolgere è appunto quello di essere un superbo supporto con cui sostenere il pelo al passaggio del rasoio.
In diversi anni d’attività abbiamo tenuto tanti marchi, tutti rigorosamente inglesi, ma a detta dei nostri stessi clienti rappresenta il massimo del nostro vecchio continente:
GEO F. TRUMPER

A GEO F. TRUMPER viene riconosciuto il primato di essere il più raffinato e tradizionale barbiere e profumiere di Londra, dove nel 1875 nel suo cuore, precisamente al n° 9 di Curzon street in Mayfair, spalancò i battenti il primo negozio TRUMPER.
Sin dall’inizio la qualità del suo servizio e dei prodotti conquistò i più raffinati importanti gentlemen, funzionari di governo, ambasciatori e nobili della corte reale dell’epoca, come i Duchi di Wellington e di Marlborough.
In pochissimo tempo la sua notorietà varcò le porte di Buckingham palace, ricevendo dall’HRH Regina Vittoria il riconoscimento più ambito, il Royal Warrant, come parrucchiere e barbiere della casa reale.
La sua fama attraversò il mondo grazie alle incomparabili fragranze e prodotti per la cura della persona, ancor oggi prodotti e imbottigliati artigianalmente con la stessa cura di un tempo.
Con più di 125 anni TRUMPER ha accumulato una vasta conoscenza e cognizione sulla rasatura sviluppando quella che viene considerata la migliore linea di prodotti al mondo riguardanti: creme e saponi emollienti, lubrificanti, reintegranti e reidratanti ed una vasta scelta di pennelli, rasoi ed accessori vari per la rasatura.
Per la maggior parte degli uomini, la rasatura è un’esigenza quotidiana, ed è vissuta spesso con fatica, ma grazie alle proposte ed ai consigli TRUMPER diverrà un piacere.

Il primo passo, verso una perfetta rasatura è raffigurato dalla corretta temperatura dell’acqua.
Il pelo assorbendo acqua calda, diventa morbido, inoltre, si ottiene una dilatazione del poro, rilassamento della pelle e dei muscoli facciali. Il tutto rende la rasatura più semplice e meno traumatica.
Il momento migliore per una rasatura è dopo una doccia o un bagno.
Diversamente, ottenibile, grazie ad un panno di flanella o una tovaglietta di cotone, intinta in acqua calda, ed avvolta intorno alla faccia per almeno trenta secondi.
Chi desidera una rasatura morbida, o ha una pelle particolarmente sensibile, consigliamo di utilizzare un’emulsione a base di glicerina come il CORAL Skin Food.
Questa emulsione ha la principale funzione di preservare, creando una pellicola protettiva la pelle e facilitare lo scorrere del rasoio. Il corretto impiego si ottiene ponendo poche gocce sui polpastrelli e massaggiando la cute da radere, sempre in opposizione rispetto alla direzione di crescita della barba, strizzando bene la salvietta la poniamo sul viso per almeno trenta secondi. Così facendo aumenteremo il grado d’assorbimento del prodotto, preparando, in modo ottimo, la nostra pelle a ricevere il successivo supporto.
Si consiglia l’uso dell’emulsione anche nelle giornate in cui non ci si rade. Un massaggio giornaliero di pochi minuti facilita la crescita del pelo, tonifica la pelle, rendendola pronta alla successiva rasatura.
Le creme, o spume di sapone, data la loro particolare concentrazione, GEO F. TRUMPER possono essere applicate sulla barba con l’aiuto delle dita, lavorando il supporto sempre contro la direzione di crescita del pelo stesso affinché non otterrò la schiuma nella consistenza desiderata.
Il migliore risultato si ottiene utilizzando un pennello di buona qualità, possibilmente a pelatura morbida.
Esistono tre principali metodi, o abitudini, di montatura del supporto crema che definiremo: a palmo, a ciotola o in vellutata.

A palmo: consiste nel mettere un piccolo quantitativo nel palmo della mano, immergete il pennello in acqua calda, trovando il giusto rapporto umidità acqua e montate il supporto con moto circolare affinché non avrete una ricca crema sul pennello stesso. Dopo aver umidificato bene la faccia, applicate la crema, movendo ancora il pennello con moto circolare sulla superficie da radere. Permettendo al pennello di sollevare i peli darete la possibilità alla schiuma di diventare un superbo sostegno. Il pennello leggermente immerso in acqua calda, una o più volte, e ripassato sul supporto potrà darvi, a secondo delle vostre preferenze, una crema più o meno morbida.
A ciotola: si utilizza un’apposita ciotola o scodella, la procedura per ottenere la crema rimane invariata alla precedente.

In vellutata: è sicuramente il metodo più efficace e consigliato. Dopo aver inumidito correttamente il pennello passatelo in diagonale nella ciotola del supporto mantenendo un angolo di 45° rispetto al terreno.
Cosi facendo otterremo solo metà polarità ricoperta dal supporto, ed è la giusta condizione poiché, le setole asciutte incontreranno quelle bagnate, e solo il loro lavoro congiunto daranno una corretta montatura. L’aspetto più positivo di questa tecnica è che la montatura viene a crearsi direttamente sull’epitelio da radere, e la pelle gode di un prolungato massaggio, il quale pulisce il poro da eventuali impurità, tonifica maggiormente la pelle e si ha la certezza di far svolgere il compito più importante della crema, quello di essere un deciso cuneo che mantiene il pelo dritto per il successivo passaggio del rasoio.

Con l’uso del sapone, o supporto solido, si ripete la medesima procedura sopra descritta, solo che la realizzazione della schiuma avverrà all’interno delle apposite ciotole normalmente fatte di legno teak
Utilizzate una buona lama che sarà riscaldata nell’apposita bacinella o sotto l’acqua corrente ben calda.
Radetevi seguendo le direzioni di crescita dei peli, risciacquando frequentemente la lama in acqua calda. Per trovare la direzione di crescita nelle varie zone della faccia, aiutatevi con un polpastrello e passatelo delicatamente sulla zona presa in considerazione.
Mai radersi contro pelo, in zone difficili come il mento e sotto il naso o in pelli particolarmente delicate la forza applicata al taglio è maggiore della forza di trattenimento del bulbo stesso e ciò causa uno strappo del pelo, la lama deve sempre seguire la crescita; un eventuale strappo del pelo
dovuto alla sbagliata direzione di taglio può causare piccole ferite o escoriazioni alla pelle, questa e la causa più comune del fenomeno “scottatura da rasoio”, ed è il motivo principale di peli incarniti e di fastidiose irritazione dovute talvolta anche per un’eccessiva crescita del pelo o da una rasatura troppo impetuosa.
Risciacquate completamente la faccia prima con acqua calda e in seguito con acqua fredda: quest’operazione consente una ginnastica quotidiana al poro favorendo una migliore risposta della pelle anche per le successive rasature. Prontamente asciugatevi con una morbida salvietta tamponando con molta delicatezza
Una corretta rasatura, esfoglia e pulisce la pelle lasciandola morbida e liscia favorendo il respiro del nuovo tessuto epiteliale. La nuova pelle richiede protezione, per mantenerla sana è importante che si usi un dopo barba reidratante o una crema reintegrante.
I prodotti che contengono alcool non devono essere utilizzati direttamente sulla pelle dopo la rasatura, potrebbero causare infiammazioni, arrossamenti e disidratazione.
Anche per quest’ultima fase della rasature si può ottenere

un valido aiuto dall’emulsione CORAL Skin Food eccellente reintegrante. Per ottenere il miglior risultato il dopo barba deve essere applicato con l’ausilio di un panno caldo. Il panno si applica dal retro dell’orecchio all’altezza del lobo correndo lungo il viso, importante che un lembo sia posto lungo il collo, sino all’altro lobo. Si consigliano trenta secondi.
Evitate di porre la salvietta calda in parti del viso delicate come il naso ed il contorno degli occhi.
Doccia o bagno prima d’ogni rasatura.
Proteggere la pelle con un’emulsione pre-rasaggio e reidratante.
Applicare una salvietta calda sulla faccia.
Usare abbondante acqua calda e radersi in ambiente umido.
Usare il pennello con crema o sapone d’alta qualità.
Utilizzare il pennello con moto circolare per sollevare il pelo.
Radersi in direzione di crescita mai in contro pelo.
Risciacquare frequentemente il rasoio.
Sciacquare la cute con acqua calda e in seguito con acqua fredda, per una corretta stimolazione del poro.
Asciugarsi tamponando delicatamente.
Come dopo barba utilizzare un’emulsione non grassa ma reidratante e reintegrante.
Evitare di utilizzare lozioni alcoliche .
Applicare il dopo barba con l’ausilio di una salvietta calda

Dopo la rasatura sciacquare perfettamente il pennello per rimuovere eventuali residui di supporto.
Per eliminare l’acqua in eccesso dal ciuffo del pennello, chiuderlo fra pollice ed indice con delicatezza farlo passare e riporlo appeso su un porta pennello o appoggiarlo su un apposito riordino.
Per permettere al ciuffo di asciugarsi perfettamente collocarlo in ambiente con ricircolo d’aria.
E’ importante evitargli colpi di frusta che alla fine possono abbattere la vita del pennello anche del 30%.
Utilizzare una leggera soluzione d’acqua borica per pulirlo solo ed esclusivamente se il pennello diventasse stopposo e rigido.
Ricordatevi che se ciò accade significa che avete avuto poca attenzione all’igiene del vostro pennello.
Se il pennello non si asciuga correntemente o se date poca attenzione all’aspetto igienico ricordatevi che in caso di pelli particolarmente delicate può essere tramite di micosi o funghi, dovuta alla macerazione e successiva fermentazione del nucleo.
La scarsa attenzione comporta sempre un abbattimento del 50-75% della vita del pennello.
Si sconsiglia l’uso frequente d’Alcool, acqua ossigenata o borica, poiché abbatterebbe la vita del vostro pennello di un 40-50% a causa di un pelo troppo secco.