PHOENICIA, novità Heeley

 

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La nuova creazione di James Heeley, Phoenicia, è un viaggio olfattivo immaginario nella terra dei Fenici. Il profumo s’ispira a questa antica terra (1000 A.C.) sulle coste del sud del Mediterraneo tra il Libano (antica Babilonia), attraverso Israele, il nord Africa e Cipro fino al sud della Spagna.

I Fenici erano artigiani altamente qualificati e commercianti straordinariamente ricchi. Non trattavano solo stoffe preziose (inventarono la tintura porpora di Tiro), vetro, ceramiche, bronzo, argento, oro ma anche vino. Introdussero in Europa anche una varietà di frutti esotici come il dattero, spezie e legname pregiato, che compongono il profumo di questo caldo e ricco Extrait de Parfum.

Le note di Dattero (il cui nome botanico è Phoenix dactylifera) e di uva sultanina che si stendono nel cuore di questa fragranza, sono accompagnati da legni rari ed esotici tra cui il sandalo e l’agarwood, rinforzati da note fumose di betulla e Vetiver di Giava.

Phoenicia è un profumo nobile e di lusso che respira il calore e la raffinata ricchezza di questa antica civiltà. Ma, nella maniera tipica dei profumi di Heeley, lo fa con un elegante taglio contemporaneo.

Note di testa: Incenso

Note di Cuore: Cisto Labdano, Datteri, Uva Sultanina Note di Fondo: Agarwood, Sandalo, Betulla, Vetiver

 

 

Evento Tom Daxon

Per l’occasione con i barmans di drinkable sono stati ideati due cocktails un americano DAXON è uno spritz mediterraneo guarnito con petali di rose che prende il nome dell’ultima creazione di TOM CRUSHING BLOOM SPRITZ

Tom Daxon

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I PROFUMI DI TOM DAXON IN ANTEPRIMA ITALIANA

BRITISH BOX, prestigioso concept-store milanese presenta in anteprima per l’Italia la linea di profumi TOM DAXON nel quadro delle iniziative promosse da ESSENSES INDIE LAB, progetto artistico e creativo ideato da Luca Falchetti fondatore di ESSENSES azienda italiana di distribuzione di marchi di alta profumeria tesa a sostenere nuovi talenti internazionali.

BRITISH BOX da un quarto di secolo offre ad un pubblico esigente una selezione di profumi e prodotti d’alta gamma scelti da Giovanni Marchelle supportato da una grande esperienza estetica e commerciale e da privilegiate relazioni con il Regno Unito: il suo shop propone un panorama di raffinatezze che va dai profumi per la persona e per la casa ai prodotti da barba più elitari passando per una scelta di tè, biscottini e squisitezze tipicamente inglesi fino all’altolocata linea di borse e pelletteria Launer London.

BRITISH BOX attua una politica merceologica molto selettiva, in perfetta sintonia con il modo di
operare di ESSENSES che fa sua la voglia di condividere un patrimonio di cultura, tradizione e ricerca nell’ambito dell’ Alta Profumeria, sia per i contenuti esclusivi e innovatori sia per la distribuzione a numero chiuso. Un piano strategico questo, che Luca Falchetti con la sua ESSENSES, mette in atto attraverso progetti sempre molto apprezzati da un pubblico ricercato, sempre più protagonista e consapevole delle proprie scelte.

TOM DAXON: IL NUOVO PERCORSO DI UN GIOVANE BRAND DELL’ALTA PROFUMERIA

Il marchio TOM DAXON rappresenta oggi nel panorama della profumeria una proposta accattivante ed unica, dove i canoni classici e conservatori dell’architettura olfattiva di scuola anglosassone, si intrecciano con influenze ed esigenze dettate dai nostri tempi moderni. Inglese, solo ventisette anni ma con un’ elevata maturità professionale, TOM DAXON, Tom Daxoncresciuto in una
famiglia a stretto contatto con il mondo delle essenze e della loro continua ricerca e sperimentazione in nuove strutture olfattive, si è formato sin da bambino prima attraverso il gioco, e poi con lo studio. E così ha costruito la sua visione maturando la voglia di un’ espressione più moderna che in un tempo brevissimo lo ha portato a ritagliarsi una posizione di eccellenza tra i più prestigiosi marchi di profumeria creativa. La sua cifra stilistica appartiene senza dubbio ad una delle evoluzioni più interessanti e di prospettiva: accordi di elementi naturali si fondono armoniosamente con elementi di natura sintetica che, nel rispetto della sua filosofia creativa, non sono nascosti ma valorizzano e rafforzano il suo approccio contemporaneo. E questa sarà la prima vera rivoluzione olfattiva di TOM DAXON.

UNA LINEA DI NOVE TITOLI

L’universo olfattivo moderno e innovatore creato da TOM DAXON si compone di nove nuove fragranze tutte in concentrazione Eau de Parfum.

IRIDIUM
Ricorda la morbidezza di un cashmere in tonalità profondamente charcoal con accordi talcati di iris, ginepro, legno di cedro esaltato dalla molecola di Iso E Super, vetiver e un pizzico di semi di carota.
SALVIA SCLAREA
Tutto l’aroma soffice della salvia ma col mistero di note verdi di violetta, gelsomino, muschio di quercia e bergamotto. E poi la profondità olfattiva data dalla molecola del Cashmeran.
COLOGNE ABSOLUTE
Un grande classico della freschezza che però si distingue con la grinta erbacea del tarragone e l’eleganza fiorita di mughetto e gelsomino. Modernità assoluta grazie alla nota rosata boisé del Givescone.
CRUSHING BLOOM
Un sentore di rose ma modernamente dark. Un bouquet verde e speziato, dove un finissimo musk produce una sensazione setosa. A innalzare l’effetto freshness interviene il gelsomino Sambac. E perché non un sospetto di black pepper?
SICILIAN WOOD
L’effetto è quello di un albero di cedro baciato dal sole. Una brezza effervescente, un cocktail agrumato scaldato da ambra e legni preziosi come il sandalo e ingentilito da un soffio di Lily of the Valley.
VACHETTA
Non il solito cuoio ma un intrigante accordo fumé di tè Lapsang Souchong, cardamomo, noce moscata, gelsomino per ingentilire, il tutto su una base sensualissima di pelli primo fiore.
REVERIE
Un’essenza che non vuol trasportare in luoghi familiari ma ha l’ambizione di trasferirci in un sogno: oud e benzoino del Siam straordinariamente alleggeriti da un soffio aromatico di rosmarino e da note erbacee di elemi in una nuvola talcata di iris.
VSOP
Una sigla che rimanda ai grandi cognac d’annata e che traduce in profumeria la loro eccellenza con muschi caldi, sandalo, vetiver, Cashmeran, cannella, pepe rosa e ginger a coronamento di un’inebriante apertura su note liquorose di cognac.
RESIN SACRA
Un grande inno alle resine, una sinfonia liturgica di incenso e benzoino, col calore di patchouly e vetiver ma con la trasparenza gentile, morbidissima e quasi tattile del cuoio scamosciato.

FRAGRANZE, LOZIONI, BAGNI SCHIUMA

Le nove fragranze, che finemente contemplano tutte le famiglie olfattive, sono in formato da 50 ml EDP (140 Euro al pubblico) e si completano con una serie di 8 generosi bagnoschiuma da 250 ml (40 Euro al pubblico) e di 4 ricche e altamente idratanti lozioni per il corpo da 250 ml (60 Euro al pubblico). Sia i bagni schiuma che le lozioni per il corpo sono formulati con principi attivi moderni e con attenzione, nel rispetto di avanzate ricerche, che hanno ormai sancito la pericolosità e dannosità di alcuni composti, pertanto non prevedono elementi come:
metilisotiazolinone, parabeni, SLES, ALES, PEG, DEA, TEA, siliconi, oli minerali, coloranti sintetici e ftalati.

HOME FRAGRANCES

La linea casa prevede due candele di alta qualità (SOUS LES GLYCINES e UNDER MILK WOOD) sia nella composizione che nella percentuale di fragranze presenti che è pari a un 12%. Profumi di fuoco studiati da TOM DAXON per l’ambiente perché abbiano una loro specifica e inconfondibile identità olfattiva. Elementi severi e brillanti ad alto design progettati anche come complemento decorativo ma discreto per case eleganti.
(60 Euro al pubblico).

CONTATTI:
BRITISH BOX: Giovanni Marchelle +39 347 2326476
ESSENSES: Luca Falchetti info@essenses.it
PRESS : paolobagnara@alice.it ph. +39 339 7417059

Liberi pensieri

“Ma poi, che cos’è un nome?Forse che quella che noi chiamiamo rosa cesserebbe d’avere il suo profumo se la chiamassimo con un altro nome?” (Romeo e Giulietta di William Shakespeare.)
Quest’aforisma vuol racchiudere in sé tutte le imprecisioni o le differenti terminologie che leggerete di seguito, come tutte le arti formative anche la profumeria nasce da un processo di prove e tentativi che abbinati a una corretta conoscenza e un proprio stile, portano a ottenere grandiosi obiettivi “profumati” raggiunti da singoli uomini.
Ogni profumo, come ogni singola creazione artistica, differisce in maniera sostanziale con altri, anche se sono utilizzate le medesime materie prime, basti pensare alle note musicali che sono solo sette, ma unite ci regalano stili e suoni diversi, oppure al mondo della pittura che pur utilizzando i medesimi colori primari ogni singolo artista ci regala tonalità e sfumature diverse.
Ho sempre cercato di trasmettere concetti poco allineati e per niente ortodossi nei confronti di quello che la moda o la tendenza vuole imbrigliare in rigide regole. Mai come nella Profumeria, quella con la P maiuscola, l’imporre regole vorrebbe sminuire e ancor più falsificare lo scopo di ogni architettura olfattiva, creata e realizzata per evocarci emozioni, sensazioni, godimenti e talvolta anche ricordi spiacevoli. L’olfatto come nessun altro senso lavora direttamente e strettamente con il sistema limbico del cervello, che rappresenta la parte più atavica proprio quella che comanda le emozioni, i sentimenti e i ricordi. Basti pensare al fenomeno del “fantasma nella bottiglia”, talvolta si percepiscono profumazioni che immediatamente ci riportano a tempi già vissuti, tempi dimenticati ma latenti sospesi in quel limbo che rappresenta gran parte del nostro cervello, e così rivediamo chiudendo gli occhi vecchi amori e parenti che ormai ci hanno lasciato da tempo, riportandoci talvolta a odori e profumi percepiti nella nostra infanzia o nell’adolescenza.
Amo sempre dire che la buona profumeria non ha sesso ma solo pochi vincoli stagionali e di momento, e ognuno può incontrare un profumo che sia il suo esclusivo evocatore di piaceri.
Arte, pensiero, sentimenti……
Ma ormai, oggi, non è più così in quanto a seguito del mutamento delle condizioni economiche e culturali globali in cui viviamo sempre più aziende si affacciano a questo segmento di mercato che secondo i vecchi principi economici , tale segmento dovrebbe generare un’offerta mirata per una domanda stabile  con poca concorrenza, illudendosi di poter gestire con regole asettiche e artificiali qualcosa che appartiene al più profondo dell’essere umano.
Cosi come in altre arti nobili si tende a etichettare, in fondo noi occidentali siamo tutti figli di Linneo, le creazioni per creare un catalogo che possa rendere più fruibile e capibile ciò che stiamo prendendo in considerazione, cosi anche nella profumeria è nata l’esigenza di raggruppare le creazioni in famiglie principali denominate olfattive. Queste famiglie olfattive hanno lo scopo di riuscire a catalogare per affinità di componente o di costruzione delle composizioni odorose chiamate in genere PROFUMO.
Ieri, primi anni del secolo scorso si creo la famiglia olfattiva chipre, oggi, la famigli dei nostri tempi e quella gourmand picciona e massificante, per un prodotto che sicuramente incontra pochi ostacoli alla vendita.
Ma oggi tale esercizio ha lo scopo sempre più di pilotare e convenzionare l’offerta.
Come nel Fashion System si preannunciano colori e tessuti per creare una tendenza acuì tutti dovranno tender.
Così la profumeria vive momenti di tendenza, in cui alcuni singoli elementi o accordi più complessi imperano, questo secondo me rientra nella commissione di un “prodotto” non nella creazione di un’opera spontanea, diversa, unica e nata dall’ingegno dell’uomo.
Il naso(inteso anche come creatore di profumi che come i cuochi più blasonati ormai la cucina non la vedono più —ma il cuoco non deve stare in cucina? ) sempre più divo, sempre più celebrato e ormai talvolta così ricco di impegni e distrazioni che perde la sua vera e unica particolarità di lasciarci avvicinare dalle cose che ci ispirano e allontanarci dalle cose mediocri.
Ma il lato romantico?
A mio avviso si sta perdendo.
Solo poche aziende sono mosse dalla volontà di una ricerca o dalla più semplice e basilare necessità artistica, si perché di arte si parla.
Seguire una gentile cliente o un gentleman nella ricerca di una sua estensione della propria personalità, oggi diviene sempre più difficile perché si parla di oggettività del profumo e non di ogni singola soggettività dove ad ogni singolo individuo corrispondono sentimenti, ricordi e piaceri individuali.
Il seme della discussione sta il nelle uniche aspettative generate dai propri unici trascorsi che portano ogni singolo naso nella ricerca del proprio profumo.
Ma ciò talvolta è una ” chimera” perché non può esistere un singolo profumo per una donna o un’uomo.
Essi vivono con sensazioni e sentimenti, cambiamenti e obbiettivi che sono in continua evoluzione nel tempo le stagioni stesse si susseguono, veniamo continuamente bombardati da innovazioni e gli  stessi gusti non sono mai gli stessi si cambia continuamente, pertanto è logico che il mantenimento di un solo ed unico profumo per tutta la vita non è altro che la proiezione mentale della necessità dell’essere abitudinari nella ricerca delle certezze, ma che noia.
Essere certi che quello che si sceglie sia veramente ciò che cerchiamo, appare chiaro che possedere questa certezza sia difficile specialmente quanto abbiamo a che fare con il senso più primitivo direttamente collegato alla parte più atavica del nostro cervello, il senso a cui è fortemente legata la funzione di attenzione e di avvertimento per eventuali pericoli il primo a svegliarsi e l’ultimo a lasciarci .
Caro Paolo penso che la scelta di un profumo rappresenti, forse, tra i maggiori piacevoli sforzi cerebrali per l’insieme di sensi ed elementi messi in gioco .
Il primo in assoluto e il visivo ed il tattile che osserva ed tocca il contenitore , l’olfatto è il più importante che giudica la costruzione olfattiva.
Gli elementi quali il tempo, la stagione, la pelle dove ad ogni singolo individuo corrisponde una risultanza diversa in quanto la dieta, l’attività fisica ed il momento ormonale influiscono sul PH del tessuto epiteliale, il quale valorizzerà  più o meno le componenti della profumazione che si proverà.
I ricordi la stessa personalità lo stile di vita e le stesse preferenze influiscono sulla scelta, che dovrà essere la più attenta possibile per non caderere su un acquisto compulsivo.
“Ascoltare” i profumi ci permette di viaggiare, sognare e di rievocare momenti passati talvolta perduti o dimenticati.
Chiudendo gli occhi grazie ad una passeggiata, figurata, attraverso una selezione di profumi vivremo e sentiremo le interpretazioni che ci porteranno nella vecchia Londra o seduti ad un caffè parigino, o ci troveremo dentro ad una tragedia Shakespiriana , o immersi in campi di tuberose indiane, cosi come amo scherzare un viaggio intorno al mondo in 80 profumi.
Il poter assaporare il fenomeno chiamato “fantasma nella bottiglia”, rappresenta uno dei più bei e toccanti momenti evocativi che un essere umano possa mai provare. Il ricordo dei nonni, genitori fidanzate o fidanzati passati vengono riportati alla memoria grazie a questo principe degli evocatori quale è il profumo che grazie a questi ricordi a cui associamo emozioni ed esperienze riusciremo talvolta a rivivere momenti passati.
Tutto ciò lo si può ottenere solo ed esclusivamente con una ricerca su misura affrontando uno skill più approfondito per ottenere con certezza una scelta di un profumo che sia per un momento quotidiano o per un avvenimento speciale della propria vita. Come unici sostegni ai ricordi, talvolta, abbiamo solo  supporti audio o visivi quali filmini o fotografie, sarebbe giusto possedere fra i tesori personali più rari un’impronta olfattiva, scelta con discernimento ed attenzione, assicurandovi che sarà il ricordo sensoriale più persistente o una delle tante firme incondizionate del vostro essere.
Concludendo…
sono certo, che affrontare la scelta del proprio profumo deve essere  un’esperienza rilassante, piacevole e talvolta divertente, con una buona dose di calma, gli strumenti più adatti, dando la giusta considerazione perché a detta di molti illustri personaggi la profumeria è un’arte formativa, e nello stesso modo della musica e della pittura richiede talento, esperienza e moltissima passione.
Questo rappresentava una volta la nicchia posti in cui esisteva ancora un servizio, botteghe in cui si potevano trovare non le cose più vendute ma le cose più rare, selezioni che nascevano da discriminanti che tutelavano il nostro più importante tesoro… i nostri clienti.

Firenze PITTI FRAGRANZE\8 2010


LA REGINA DI SABA INCONTRA MURANO

(COME NELL’800 IL VETRO ARTISTICO TORNA A PROFUMARE)

Art Director Giovanni Marchelle, British Box

Designer Piero Figura, Come Cavoli a Merenda

Realizzazione Vetrerie artistiche Gianni Seguso Murano

    
Saba è un’ampolla per profumi soffiata con metodi tradizionali e artigianali a Murano. Nata da un’unione di competenze, ma soprattutto da un’unione di passioni.

La passione che scalda e fucina le idee proprio come il mastro vetraio crea e realizza pezzi unici utilizzando lo scranno e la fornace.

Giovanni raccontava a Piero dell’importanza della scelta del profumo per un momento quotidiano o per un avvenimento speciale nella propria vita. Con occhi entusiasti, raccontava anche quanto il profumo rappresenti una delle impronte indelebili lasciate dalla donna o dall’uomo che lo indossa.
Ma Giovanni era malinconico pensando a filmini e fotografie quali uniche prove tangibili di ricordi passati: “…Non sarebbe giusto possedere fra i tesori personali più rari un’impronta, un ricordo olfattivo, sai Piero ti assicuro che vivrebbe come il ricordo sensoriale più persistente e più duraturo…”

E così le loro menti incominciarono a pensare e a dare una dimensione, una forma, un vestito che potessero accompagnare la ritualità di questo momento, di questi gesti  così cari alle donne del passato. Le più eleganti e sofisticate avevano l’abitudine, quasi per renderlo ancora più esclusivo, unico e solo di loro consumo, quello di versare il profumo appena acquistato in flaconi preziosi scelti o ricevuti come regali dai loro consorti o amanti.

Il nome di SABA nasce pensando alla femminilità, alla ricercatezza e allo stile di uno degli esempi più affascinanti e trasversali nella storia e nel mito: la regina di Saba, che incontrando re Salomone lo fece suo e il re ricambiò con doni preziosi e con ‘qualsiasi cosa ella desiderasse’.

Forse fra i vari doni vi sarà stata una o più ampolle preziose contenenti rare e pregiate essenze come quelle descritte nel ‘Cantico dei cantici’, libro biblico che alcuni studiosi attribuiscono proprio a re Salomone. Ampolle preziose simili a quella che oggi, grazie al talento artigianale del maestro Seguso, prende vita per far sentire  re o regine coloro che la possiederanno.